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domenica 19 agosto 2012

Rateizzare Equitalia

C'è qualcosa d'incredibile dietro il rateizzare di Equitalia. Oltre la montagna di carta ovviamente sprecata.

Il mio caso è quello classico. Vai alla maledetta posta con quel talloncino e scopri una cartella lunga un metro del quale non sapevi nulla. Ovviamente con ipoteca a casa, non dovuta perché sotto gli ottomila, e una minaccia di bloccarmi anche l'automobile se nei tempi previsti, pochi giorni, non avessi provveduto a pagare il tutto.

La cosa più esilarante, c'è rimasto solo da ridere, è il contocorrente postale con una cifra tipo cinquemila euro, ma si può andare in posta e sborsare una cifra simile? C'è qualcuno che lo fa o lo ha fatto? Cioè, uno fa la fila, poi l'impiegata infila il contocorrente nella macchina, dà la cifra e tu cacci sull'unghia che so, cinquemila euro? In biglietti da? Quasi quasi allora converebbe diventare riciclatori di denaro, vista la prassi, converrebbe a tutti o no?

No, mi fa troppo ridere: cartella da seimila euro, contocorrente allegato, ok vado in posta e saldo. Finito. Maddai!

La situazione normale invece è andare in sede e fare una fila disumana con accanto casi umani, se non di più di te, e aspettare di sapere che fine ci aspetta.

La fila della rateizzazione è quella che ci mette di più in assoluto, anche se arrivi per primo, e fai anche la fila fuori lo sciagurato palazzo, non è detto che te la cavi con meno di quattro o cinque ore di attesa.

Finalmente tocca a te. Un impiegato avaro di parole, chi non lo sarebbe lavorando per Equitalia, chiunque ha la coda di paglia, smanetta su un computer raccontandoti di un'ipoteca che non sapevi. E perché non la sapevi? Non è compito di Equitalia informarti. E di chi? Ci devi pensare da solo. Altra fila massacrante? Lasciamo stare. Poi l'impiegato del diavolo ti chiede quante rate. Cosa rispondere in un periodo simile? Vorresti saldare tutto subito, ma allora lo avresti fatto in posta con soldi sporchi, e invece ti tocca il rateo più lungo possibile, ovvero quattro anni se sei un contribuente qualsiasi. Altrimenti potresti anche sei anni, ma ti servirebbe il caf del seo. Che? Così dice l'impiegato.

Ci stai un'ora, tra i lamenti lontani delle altre anime perse in Equitalia. Finalmente esci con qualcosa in mano, un cedolino da saldare il mese seguente e la tua auto nel garage pronta ancora a seguirti in qualche avventura.

Quando ho finito, l'impiegato del terrore mi racconta che potevo andare sul sito ufficiale, cercare un numero telefonico e mettermi in contatto con un addetto per un appuntamento pomeridiano, infatti nelle ore dopo il pranzo si dedicano alle rateizzazioni.

Sarà vero? Ci sarà da fidarsi.

E, anche se fosse, quando me lo dici?

Non potevi affiggerlo nella bacheca dell'infausto palazzo, ce n'è di tempo per leggere là?

Oppure non potevi scriverlo nella cartella, magari allegando la prassi vicino o al posto del conto corrente postale? 







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