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martedì 21 agosto 2012

Roma ad agosto in vacanza

Roma ad agosto è in vacanza. Da noi cittadini. Riesce a respirare perchè non è costretta a sorreggere il peso di uno strapopolamento. Le strade si svuotano, ma si riempiono di pochi incoscienti che nella via libera vedono una valvola di sfogo. I marciapiedi si allargano e passeggiando si può guardare il cielo senza franare addosso a qualcuno che ti viene incontro e che va chissà dove per i fatti suoi. E magari ti allunga anche un taccitua (una specie di fuck you, per gli amici stranieri, ma molto più caratteristico, da usare con parsimonia perché un romano lo accetta pienamente solo da un altro romano). C'è molto caldo è vero e il centro, bellissimo!, è  infossato in sette colli, ma per rimediare si può bere una boccia d'acqua (una bottiglia, sempre per gli amici stranieri), una birretta (a little beer), rinfrescarsi con una grattachecca (tipo granita, ma più imperiale) o darsi una rinfrescata con uno dei tanti nasoni (le caratteristiche fontanelle romane, dette così per il beccuccio che sembra un naso), dove allo stesso tempo si può bere premendo il foro grosso, ma occhio allo zampillo, a volte poderoso, che potrebbe colpire uno dei pochi e stressati passanti con il rischio di un taccitua. Già perché a Roma c'è poca gente ad agosto, ma c'è sempre un sacco di cose da fare, perché è pieno di turisti e anche perché il romano è sfinito dalla vita affollata che i suoi milioni di concittadini lo costringono a fare e non vede l'ora di godersi la tranquillità della città eterna scansando magari il tanto desiderato mare. Gli autobus sarebbero più sgombri, o colmi ma di turisti sempre diligenti, ma, scherzetto!, ne passano di meno e vale anche per gli altri mezzi pubblici, perché ogni romano che si rispetti ad agosto merita un attimo di tregua, così perché non anche loro? Quindi accontentiamoci perché Roma ad agosto splende come un pavone che mostra le penne per una conquista. Monumenti, palazzi storici e locali di ogni sorta si lasciano apprezzare come donne che hanno appena scelto un pretendente. Le strade sono sempre pericolose e anche la notte, ma le auto sono meno e i controlli non mancano. Attenti sempre alla borsetta, è una metropoli che si rispetti, e per il resto ave Roma!

p.s.: dimenticavo a quel mio concittadino che m'ha buttato giù il motorino e non mi ha lasciato neanche un bigliettino, taccitua!

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