Io non so se un attore come Alessandro Preziosi o un Presidente della Repubblica come Napolitano o ancora un uomo di cultura come Roberto Saviano sanno il segreto di Roma. Io l'ho scoperto oggi. Oggi appunto che mi sono distinto veramente dal resto della popolazione cittadina, infatti, oggi 30 aprile, giorno vicinissimo al Primo Maggio e ultima tegola di un ponte lungo dallo scorso 25 aprile. Sì, chi voleva, tra ferie e permessi, avrebbe potuto sfruttare una settimana per farsi gli affari propri e riversarsi su autostrade e litorali per scappare dalla città. Ecco è proprio questo che non farò più. Non scapperò mai più da Roma quando ci saranno vacanze collettive. Ho girato in motorino vagando per la città senza traffico. Ho frequentato uffici, tra tribunali, banche e poste, che funzionavano come in Alto Adige. Ho scambiato due chiacchiere con gli addetti a sportelli e cancellerie scoprendo un lato umano che il frastuono delle sgomitate abituali non mi permetteva di cogliere. Già, perché ora è certo, Roma è popolata all'inverosimile.
Si parla di Rio De Janerio, Città del Messico o Buenos Aires, ma mai di Roma come una metropoli
Non è un dialetto o una speranza di vita oltre la Terra. E' il blog degli italiani che si sentono alienati al delirio che li circonda nella propria nazione (e non solo).
TRASLATE PLEASE ITALIENATO!
lunedì 30 aprile 2012
Primo Maggio: ponte a Roma stupendo paesaggio (sh! è un segreto!)
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domenica 29 aprile 2012
Un tag per saltare il fosso
Se servisse un tag nel mondo, partirebbe da Alessandro Preziosi, per poi rendersi conto che non è un Android, anzi Belen Rodriguez potrebbe diventare la sorella di Benedetta Parodi, ed entrambe canterebbero al Primo Maggio, ma non con la Cgil, piuttosto come fans di Dragon Ball. Elisabetta Canalis lo verrebbe a sapere tramite Facebook perché su Twitter c'è troppo Bobo Vieri, ma invece l'Inter lo vorrebbe più di Harry Potter, e forse ancora anche la Juventus, anche se ormai Ballando Sotto Le Stelle ha più in testa Monti che altro. Figuriamoci il Milan. Eppure Roberto Saviano ha volato su Ryan Air insieme a Roger Federer, Sergio Marchionne e Valentino Rossi. Di concerto pare che sia apparsa su YouTube la notizia che desiderano ognuno a tasso fisso su Unicredit!
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venerdì 27 aprile 2012
A Roma se vivi sei uno sciacallo, altrimenti sopravvivi
Qualsiasi cosa combini a Roma, c'è qualcuno dietro di te che sta cercando di sfruttare il tuo movimento. I primi eroi della città sono i notai, se sposti un centesimo, loro ne vogliono una lauta parte, guadagnano almeno un milione di euro, ma non ti guardano mai in faccia quando sparano parcelle surreali per scribbacchiare un foglio e perdere tempo con te il meno possibile. Stessa cosa vale per gli avvocati che come poggi il culo sulla sedia, già sanno in quale tasca hai il portafogli, stiamo in crisi e allora ci sono gli sfratti e loro per conciliare te e il proprietario si beccano quasi i soldi di un affitto intero complicando ancora la tua situazione perché se già eri in difficoltà prima, come sarai adesso con un ulteriore affitto sul grappone? Frega un cazzo a loro, tutti in causa e via in tribunale per giustificare una parcella grassa e viziosa, perversa nella cinicità. Non credo che sorridano mai, almeno questa soddisfazione. Allora che pensi? Basta con gli affitti, proviamo a comprarci casa e che fare? Chiedere un mutuo e cercare una casa. Il mutuo te lo danno se ci caricano sopra miliardi di spese, assicurazioni e soprattutto tassi fantascientifici, te dici anche sì tanto lo spalmi fino a quando morirai. Ma poi che succede? Vai a vedere casa e c'è un agente immobiliare che per farti fare un giretto e imbastirti del sogno che vivrai dentro quelle mura, ti impone di mollare a lui una provvigione, una stecca, di almeno il quattro percento, in una vendita non si parla di decine di migliaia di euro, ma di centinaia e quindi il signore che ha il mandato dal proprietario si becca venti, trenta, quaranta, cinquanta, centomila euro per farsi un giretto di casa un paio di volte a settimana fino a quando non arriva il pesce giusto che casca nella rete. E sono tanti, e siamo tanti, perché la vita è uguale per tutti e viviamo insieme a Roma e vorremmo un pò di pace, dopo il frastuono quotidiano della città. Quel pesce che è stato catturato poi deve passare per il notaio che si sfrega le mani e solo per muovere un unghia aggiunge zeri alla cifra perché più soldi sposti e più ne vuole lui, anzi, più ne vogliono tutti, visto che ROMA E' IN MANO AGLI STRONZI e il resto della popolazione sopravvive perché il romano ha spirito di adattabilità e ironizza sui problemi, anche se poi la notte non dorme e qualche giorno finisce dalla madama (in carcere) per aver reagito a uno di quelli che ti trattano come un oggetto dispensa denaro per poi usarti come fonte per viaggi che poi appenderanno in ufficio attraverso squallide foto, che sembrano cartoline, per il proprio ego quando non c'è un pollo da spolpare fino all'osso. Sono loro che vivono bene a Roma, tutti gli altri ripeto sopravvivono e ti addossano un risentimento e una negatività che li contraddistingue come il male che fanno con normalità al prossimo e ti mettono un senso di angoscia per il futuro, che se ne hai troppi d'incontri nefasti, rischi di cadere in paranoia e non riprendetti più e questo ti costerebbe tantissimo perché più sei debole e più sei spolpabile, più sei senza soldi e più ti possono torturare a loro piacimento. Tanto da qualche parte, sanno che li trovi. Da qualche parte i maledetti soldi escono sempre, ma finiscono sempre nelle stesse tasche. Hanno visi abbronzati e occhi vitrei, vestiti su misura e scarpe lucidate, ma se gli levi quel risentimento che ti addossano, NON CONTANO UN CAZZO. E' questo il loro modo di stare al mondo.
Allora sai che si fa? Si va a fare un giro al mercato, così di quegli stronzi ne becchi pochi e sali sulla stessa barca delle persone che sopravvivono, che sorridono e scambiano due chiacchiere senza nessun interesse dietro. Vendono verdura a un euro al chilo, i gamberoni a dieci e il pane te lo fanno prima assaggiare. QUESTO E' IL MONDO CHE VORREI PER ROMA.
Allora sai che si fa? Si va a fare un giro al mercato, così di quegli stronzi ne becchi pochi e sali sulla stessa barca delle persone che sopravvivono, che sorridono e scambiano due chiacchiere senza nessun interesse dietro. Vendono verdura a un euro al chilo, i gamberoni a dieci e il pane te lo fanno prima assaggiare. QUESTO E' IL MONDO CHE VORREI PER ROMA.
martedì 24 aprile 2012
Rischi che t'ammazzano e se ne vanno scontenti
Ero in una stradina laterale che confluiva in una via periferica, quindi doveva essere un buon motto alla tranquillità del pedone. Così non è stato. In un istante, quello che volevo usare per attraversare, sfrecciavano due auto contrapposte apparendo dall'ignoto. Una per senso di marcia. Il mio piede veniva lisciato di un soffio. Ovvia la mia risposta, un pò meno quella del pilota, possibile mio investitore. Una mano che m'indicava come a dire: monellaccio. Mi scrutava la sagoma che non riconoscevo anche dallo specchietto retrovisore. Io ho risposto al gesto con un altro gesto della mano, quello del rinomato 'che vuoi?' L'auto si bloccava e tornava indietro. Ho pensato: ecco fatto qua esce un energumeno e oltre al rischio mi becco pure un pugno. Invece era una vecchietta di ottant'anni avvelenata con me e con quelli che si comportano come me. Chissà chi era quello che viaggiava nell'altro senso di marcia, forse Mickey Mouse.
lunedì 23 aprile 2012
Città a misura di automobile
Tempo fa è nevicato.
Roma era piena zeppa di neve, tanto che il traffico è prima andato in tilt e poi sparito.
Un silenzio irreale.
Sublime. Fantastico. Rumorosissimo.
Sembrava l'attimo dopo a un grande avvenimento, quello della nevicata appunto.
Abbiamo camminato affondando per cinquanta metri le calosce e in mezzo alla strada senza guardare.
Oggi non nevica e le auto sfrecciano maleducate e prepotenti.
La strada è loro.
La città è loro.
E noi non contiamo più un cazzo.
Roma era piena zeppa di neve, tanto che il traffico è prima andato in tilt e poi sparito.
Un silenzio irreale.
Sublime. Fantastico. Rumorosissimo.
Sembrava l'attimo dopo a un grande avvenimento, quello della nevicata appunto.
Abbiamo camminato affondando per cinquanta metri le calosce e in mezzo alla strada senza guardare.
Oggi non nevica e le auto sfrecciano maleducate e prepotenti.
La strada è loro.
La città è loro.
E noi non contiamo più un cazzo.
E' tutto un ponte
Finiremo sotto a un ponte, se non ci date un'alternativa.
Ma gli stupidi siamo noi che non abbiamo capito quanto eravate cretini e vi abbiamo dato il comando.
Pagati per derubarci.
Cretini sì, mica stupidi però.
E ora siamo pronti al ponte che passerà tra il vecchio e il nuovo mondo?
Dalla tv vogliono intasare anche la rete.
La rete però è libera, come chi l'ha inventata.
Leggina per farci gli affari loro?
Teniamo botta.
In bocca ho un buco, mi mancano due denti.
Ci vorrebbe un bel ponte.
Ma gli stupidi siamo noi che non abbiamo capito quanto eravate cretini e vi abbiamo dato il comando.
Pagati per derubarci.
Cretini sì, mica stupidi però.
E ora siamo pronti al ponte che passerà tra il vecchio e il nuovo mondo?
Dalla tv vogliono intasare anche la rete.
La rete però è libera, come chi l'ha inventata.
Leggina per farci gli affari loro?
Teniamo botta.
In bocca ho un buco, mi mancano due denti.
Ci vorrebbe un bel ponte.
domenica 22 aprile 2012
Ti ho detto di no
E' inutile che continui a farmi credere che sei onesto. Non ci credo più. Hai scelto la tv per dimostrarlo e ti ha sbugiardato già lei. Sono stupido, ma non cretino. Non continuare a farmi credere che se stai lassù non continuerai a rubare. Non ti credo solo io, ma tutti. E tu lo sai. E ne hai paura, perché lavorare senza potere è una condizione dove non vuoi incappare. Tipo la galera, dove i tuoi incubi ti intrappolano contro la tua volontà. Senza le leggi che ti sei fatto, oggi staresti là dentro e potresti guardarti allo specchio con un pizzico in più dignità. A tua saputa.
CAR POOLING - COMINCIAMO A CONDIVIDERE L'AUTOMOBILE
Tre anni fa la benzina costava la metà e il petrolio il doppio.
Tutti erano fissati su: Oh! duecento dollari a barile!
Non è il costo del petrolio che fa lievitare la benzina, ma le accise.
Le accise sono le tasse statali.
Oggi lo sanno tutti, che la benzina costa quattro delle vecchie mila lire.
Incredibile, dove siamo arrivati e dove ci hanno portato quelli che neanche abbiamo votato.
Voti un gruppo e poi loro scelgono per interesse.
Ma questa è un'altra storia.
C'è il car pooling che è interessante per risparmiare qualche euro.
Tanti se hai tanti vicini che vanno a lavoro sulla tua strada.
Chiacchiere che leniscono il prima e seconda nel traffico e soldi che restano nel portafoglio.
L'unica problema è che quello ufficiale è spesso del Comune.
Figuriamoci Roma come funziona, e poi qualcuno ci svolta per forza, o al minimo è uno scambio di favori.
Si potrebbe organizzare uno dei cittadini, con tanto di sito istituzionale, ma privato e potremmo farlo come si deve perché per strada ci siamo noi. Perché no?
Qualcuno ha da condividere questo progetto?
Sì faccia vivo invece di fumarsi cinquanta sigarette alle otto di mattina e incazzandosi perché mezzo stipendio lo butta in benzina e lì sì che si parte con il classico governo ladro.
Tutti erano fissati su: Oh! duecento dollari a barile!
Non è il costo del petrolio che fa lievitare la benzina, ma le accise.
Le accise sono le tasse statali.
Oggi lo sanno tutti, che la benzina costa quattro delle vecchie mila lire.
Incredibile, dove siamo arrivati e dove ci hanno portato quelli che neanche abbiamo votato.
Voti un gruppo e poi loro scelgono per interesse.
Ma questa è un'altra storia.
C'è il car pooling che è interessante per risparmiare qualche euro.
Tanti se hai tanti vicini che vanno a lavoro sulla tua strada.
Chiacchiere che leniscono il prima e seconda nel traffico e soldi che restano nel portafoglio.
L'unica problema è che quello ufficiale è spesso del Comune.
Figuriamoci Roma come funziona, e poi qualcuno ci svolta per forza, o al minimo è uno scambio di favori.
Si potrebbe organizzare uno dei cittadini, con tanto di sito istituzionale, ma privato e potremmo farlo come si deve perché per strada ci siamo noi. Perché no?
Qualcuno ha da condividere questo progetto?
Sì faccia vivo invece di fumarsi cinquanta sigarette alle otto di mattina e incazzandosi perché mezzo stipendio lo butta in benzina e lì sì che si parte con il classico governo ladro.
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sabato 21 aprile 2012
ITALIENO - UNA COSA PER TUTTI IL MONDO
Cara Italia,
una cosa ho capito e ho già perso nel pronunciarla, ma da Hong-Kong (passando per l'Italia, ovviamente) a Miami, più sono deboli e più sono infami!
una cosa ho capito e ho già perso nel pronunciarla, ma da Hong-Kong (passando per l'Italia, ovviamente) a Miami, più sono deboli e più sono infami!
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