TRASLATE PLEASE ITALIENATO!

mercoledì 7 settembre 2011

ITALIENATI - L'ITALIANO CHE NON SFILA LA FILA

Cara Italia,



una cosa mi fa impazzire degli italiani (non degli italienati, loro non lo farebbero mai neanche con un mitra puntato alla testa) è quel desiderio ossessivo di non rispettare una fila o una coda o un senso di percorrenza. L'altro giorno mi trovavo in un punto vendita di una nota catena di librerie e attendevo il mio turno alla cassa per acquistare un libro. Dietro avevo solo una ragazzina esile e davanti un'altra persona che, malgrado la cassiera fosse lenta e impacciata, stava per terminare il suo turno. La ragazza esile, secondo dopo secondo, incombeva su di me. Istante dopo istante, la piccola donna mi raggiungeva e si schierava non più alle mie spalle ma accanto a me, alla destra della cassa. La domanda che un italienato si fa in questi casi è: perché non resti al tuo posto come faccio io? La sensazione che ne sussegue è un fremito d'indecisione che suggerisce l'amletica domanda: dirlo o non dirlo che c'è una fila da rispettare? Magari la poveretta non se ne è accorta e forse è la prima fila che fa con davanti un italienato o forse semplicemente quella stupida abitudine di non rispettare il prossimo si è impossessata della sua giovane età. La seguo con la coda dell'occhio mentre guarda la cassa e dentro di me continuo a dirmi di stare calmo perché tra poco tutto finirà, eppure la ragazzina non molla e fa ancora un passetto verso la maleducazione. La fortuna è che il cliente davanti a me finisce un apocalittico acquisto che quasi manda al manicomio la cassiera, infatti deve tirare un bel fiato prima di servirmi. E pure io respito, e non vedo l'ora di uscire da una situazione che non ho creato, che non creerò mai e che non ho chiesto di essere coinvolto. Perché l'italiano è sorprendente nel coinvolgere nei suoi piani bizzarri persone che fanno del quieto vivere, italienati appunto, una ragione di vita. Così la ragazzina, che ormai mi ha contagiato la sua prescia, finalmente può confrontarsi con la cassiera dopo aver fatto una figura inutlimente invadente e maleducata. Pace.

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