TRASLATE PLEASE ITALIENATO!

mercoledì 7 settembre 2011

ITALIENATO - PEDAGGIO SELVAGGIO


Cara Italia, 
percorro le tue strade ogni giorno. Per lavoro e per svago. Non mi preoccupa il dolore della schiena provocato dalla cattiva manutenzione delle strade oppure l'usura dei miei mezzi, sempre per colpa del cattivo stato civico, ma è pericoloso il disinvolto chiedere un contributo senza un pizzico di ritegno verso il cittadino medio. Sì, eco nella testa, quello che paga le tasse. Esclamano con leggerezza al tg (pensa a quello che vuoi tanto son (quasi) tutti uguali!): cittadini, aumenta il pedaggio. Certe notizie poi le danno sempre a pranzo e almeno una delle forchette arrotolate allo spaghetto va di traverso. Aumenta tutto: benzina, sigarette, luce e gas, bar e ristoranti, perché non dovrebbero aumentare le autostrade? Un brivido sconvolge il pranzo, ma la routine lavorativa faticosa e poco gratificante cancella il pensiero fino a quando non arriva quel giorno che dimenticato quel tg s'infila il biglietto nel casello meccanico che risponde sparando cifre a vanvera: rimani nella tua regione e tirano su il prezzo del venti percento, invece, se hai la fortuna-sfortuna di attraversare più regioni, il rincaro raggiunge il trenta-drammatico-trentacinque percento.
Ecco Dolce Italia, sei in crisi?, ma anche io lo sono e anche il mio vicino, certo, quello che paga le tasse mentre quello che le evade è un pò meno preoccupato e un pò più italiano che italienato, ma lasciamo stare qua, dicevo, hai difficoltà come i tuoi figli e i cugini fino ai parenti più lontani dei poli, ebbene, cerchiamo una soluzione insieme perché qua il conto in banca non è un pozzo di petrolio e la tua bocca è molto grande per essere sfamata. Siamo i tuoi figli e non ti voglio giudicare come vecchia decrepita, anzi sei giovane e piena di speranze, non dovresti essere tu a cercare il cibo per noi?

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