Non è un dialetto o una speranza di vita oltre la Terra. E' il blog degli italiani che si sentono alienati al delirio che li circonda nella propria nazione (e non solo).
TRASLATE PLEASE ITALIENATO!
venerdì 4 maggio 2012
CI VUOLE POCO
Ci vuole veramente poco a distruggere e moltissimo a costruire qualcosa. Guarda Corona per esempio, in poco tempo ha creato un personaggio e una storia d'amore eccentrica e spumeggiante, invidiata, e dal nulla Belen Rodriguez lo lascia per un toy boy come De Martino. Sì certo, poi si potrebbe parlare di Sergio Marchionne che distruggendo la fabbrica italiana della Fiat, negli Stati Uniti, la vecchia America dei sogni possibili, sta creando un impero. Che c'entra? Esempi pratici, teoremi così buttati là come tag. Per noi italienati le cose vanno diversamente perché siamo molto meno padroni della nostra vita. Siamo più succubi, sempre meno forti a causa della crisi economica. Ed è terribilmente facile farsi abbattere dall'ennesimo problema legato alla crisi o alla vita italiana in generale. E' molto difficile rimanere concentrati su un obiettivo: il benessere, sperato, in una qualche sfumatura simile alla placenta o alla grazia ovattata dell'infanzia. Solo per creare ciò in Italia, onestamente, rispettando una coerenza e una morale, mentre intorno i porci ballano sul letame, beh è dura. Durissima. Ma nessuno vuole fare la fine dei tragici disperati colpiti nel cervello, tra Equitalia, trittico depressione ansia insonnia, qualche droga sbagliata o anche farmaco in eccesso, l'alcol che ti gonfia la pancia e ti giustifica solo fino all'ultimo bicchiere e tutto quello che ne conviene dall'accettare i problemi della vita come una questione personale. Bisogna restarne fuori. Guardare le cose con distacco trovando più gratificazioni possibili. Evitare di tentare la fortuna con giochi fregatura tipo Superenalotto, solo perché si è stati sfortunati da qualche altro angolo della nostra storia. E stringere i denti perché le cose cambieranno, le cose cambiano sempre e bisogna avere fiducia, non nel prossimo, ma in se stessi. Tenendo botta, tappandosi le orecchie se il vicino si lamente per qualche stronzata che a te farebbe solo solleticare il naso e non prenderlo per un coglione fortunato, ma solo per un altro essere umano, magari un pò meno italienato, ma sempre una creatura da rispettare. A meno che non si tratti di uno di quegli stronzi che ti crea problemi, dallo strapparti un laccio delle scarpe fino a ingombrarti la vita, allora lì sì che si può andare duro e magari accollargli qualche bella per lui insensata frustrazione.
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