Ogni anno arriva maggio e le giacche si fanno più leggere, gli indumenti diminuiscono e le scarpe si abbassano e si aprono fino alle ciabatte, meglio se infradito, altrimenti sanno di ospedale, spiaggia libera e piscina comunale.
Quest'anno no, il giorno fa un freddo cane a Roma, il sole è tiepido, e la sera è traditora.
Te ne accorgi un giorno che la gola ti brucia di dolore e la sera stessa hai gli occhi rossi.
Il giorno dopo appare l'influenza, che esperti, accorsi per l'occasione, hanno giudicato molto forte, ma non prendere antibiotici, è solo un'infreddatura. I brividi nel letto sembrano quelli che una vittima prova dopo essere sbattuta nuda su un deserto di neve.
Perciò ho lasciato guanti e sciarpa nel motorino, anche se sa di matto, però ci vado in giro e chi mi guarda come a uno scemo, lancio uno sguardo che sa di: vedrai, vedrai...
Il resto sono fatti suoi.
Evviva la primavera.
Bum!
direi che a giugno non è cambiata una cippa ...
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