Trastevere, Campo dei Fiori, Testaccio, Rione Monti e il resto del centro romano in generale sono bersagliati da orde di cittadini e turisti, occasionali e non, che si svincolano dai doveri e trovano rifugio in locali, localetti e localini, dove 'magnà e beve' con un disperato bisogno di godere delle attrattive che la città offre. E' risaputo che Roma il sabato si popoli di avventori occasionali venuti dalle località limitrofe al grido di 'è sabato annamo a Roma!'. Gli studenti universitari, quelli che restano a Roma, non come i fuori-sede che tornano da mamma e papà per ringraziarli di vitto e alloggio romano, poi si scatenano in uscite che hanno un capo ma non una coda. Gira droga, l'alcol dovrebbe restare chiuso nei locali dopo le ventitré e i controlli sono sempre in cerca di una multa o di un carico.
Messa così sembra il preludio alla terza guerra mondiale e infatti lo è. Lessi tempo che fa che i romani più alternativi, odio questo termine, uscivano il lunedì perché era l'unico giorno nel quale non si correva il rischio d'incorrere nel caos e nella foga che lega la movida con la capitale d'italia.
Eh sì, detta così, sembra una storia brutta. Allora facciamo le pulci a un romano che abita in periferia e vuole andare in centro per sdrammatizzare la routine della vita. Esce e raccatta un pò di gente verso le dieci o undici di sera. Traffico tanto da dove parte al centro. Trastevere la meta? Ok, aggiungi un terzo di traffico ancora. C'è il parcheggio, che non c'è e si cerca un buco per l'auto al riparo dal taccuino dei vigili, non c'è e si lascia l'auto con la speranza di essere tra i fortunati a scamparla. Qualche tarlo resta per tutta la serata. Si cammina per i vicoli trasteverini in mezzo al brulicare di altri come noi e si cerca un pò di spazio che non c'è, allora si accelera e si corre in cerca di un posticino tranquillo dove bere qualcosa, che non c'è, allora si fa la fila per raccattare da bere e scolarselo fuori. Se sei fortunato è estate, e stai comunque nel transito del brulicare, oppure è inverno, c'è poco brulicare ma fa un freddo che il drink scende anonimo. Si va in un locale a sfogarsi un pò, se ne cerca uno con poca gente, che non c'è, e si sceglie per quello con la fila meno lunga. Serve almeno mezz'ora per entrare e tanta pazienza e il locale dentro è angusto e molto affollato perché i vigili controllano i luoghi del divertimento di giorno perché di notte devono pensare alle strade della movida. Ma è meglio non pensarci adesso, meglio buttare giù qualche drink e cercare un pò di relax, che non c'è. Si esce dal locale che è più tardi di quello che si pensa, come è più alto il malloppo speso per le consumazioni. Non si ricordano mai tutte, è un classico. Si torna verso l'auto barcollando un pochino perché l'equilibrio del brulicare è terminato come la mezzanotte e si scopre un fogliettino. Lo si vede da lontano e si pensa a una pubblicità, un volantino insomma, invece no perché è una multa e pure salata. Una volta è capitato che l'auto non c'era più e si è stati fino a mattina a piangere al deposito giudiziario per non accolarci almeno le spese del deposito, ma solo la multa, e tutto inutile, quando stai in torto, è peggio che nel deserto, sporco di sangue, sotto un girotondo di avvoltoi.
E c'è sempre nel ritorno il rischio dell'alcol-test che t'inchioda al marciapiede per mesi, anni, senza patente e con un multone immenso da pagare.
Allora come fare?
Prendere un taxi? Impossibile per molti: costo smisurato, molto molto più alto della media europea, e difficoltà a reperirlo, specialmente dopo la mezzanotte, quando cercano solo polli da scarrozzare per lunghi tratti. Poco affidabile in generale, tra prezzo, orari e attendibilità degli stessi.
Prendere un bus? All'andata sarebbe tragico essere compressi, dopo aver atteso troppo, e camminare a passo d'uomo in un traffico feroce e disordinato. Al ritorno poi, è un'esperienza che auguro solo al peggior nemico, tra rischio d'incontrare balordi e passaggio dei mezzi tipo uno ogni ora e capita sempre che è appena passato.
Prendere la metropolitana: a mezzanotte chiude e meno male, non oso pensare cosa possa apparire la notte negli abissi di Roma.
Andare in motorino: buona opzione, sempre a rischio multe, di essere rubato e di essere speronato da qualche pazzo della strada che non ha trovato divertimento nella movida e lo trova per strada. Oppure puoi cascare da solo per i troppi drink, oppure, novità dell'ultim'ora, c'è l'alcol test anche per te!
Andare in bicicletta: lo fanno in molte città, ma a Roma, dove l'automobile regna indisturbata e prepotente, lascerei perdere. La vita è a rischio come la bicicletta stessa.
Andare a piedi: se si vive in centro è buono, ma il centro è grande e dopo una certa ora anche pericoloso. Perfetto se si abita sopra la movida e se si va a letto con il termine della movida.
E allora come fare? Io ancora non l'ho capito!
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